di Matteo Solinghi (fonte Gazzetta dello Sport)
Nel Rally Portogallo, gara di celebrazione della 50ᵃ edizione del Campionato del Mondo Rally, passato, presente e futuro si incontrano. A fare da cornice allo spettacolo delle Rally1, le prime auto da rally ibride che rappresentano il futuro dei Rally, ci sono alcuni dei piloti che hanno fatto la storia di questo sport, da Miki Biasion a Walter Rohrl, con le vetture che hanno scritto la storia di questa disciplina – dall’Audi Quattro degli anni ’80 alla Lancia Delta gruppo A – a precedere lo spettacolo offerto dalle moderne Rally1 e Rally2. E proprio in un’occasione così speciale si mette in mostra quello che Sebastien Ogier stesso, nella nostra intervista di questa settimana, l’ha definito il suo erede: Kalle Rovanpera, il 21enne della Toyota capace di vincere un Rally iridato aprendo la strada nel primo giorno di gara (e aprire la strada è sempre uno svantaggio, specie su terra), andando poi a firmare la miglior prestazione assoluta in otto delle ventuno prove speciali, Power Stage compresa.