di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)
Letteralmente "pressione con le dita". Lo shiatsu stimola le risorse vitali profonde e la loro possibilità di autoregolazione. L’obiettivo? Puntare al riequilibrio fisico ed energetico della persona. Riduttivo definirlo così: la tecnica si manifesta attraverso le pressioni portate sul corpo con i palmi, i pollici, gli avambracci, i gomiti, accompagnate da dolci distensioni e mobilizzazioni articolari. Chi si sottopone al trattamento resta vestito, steso a terra o sul futon, il materassino in cotone. Lo shiatsu non prevede sfregamenti, manipolazioni, non si usano prodotti, né creme e oli. Lo shiatsu è indicato per chi fa sport, a qualsiasi livello, in particolare quelli di resistenza. I benefici? "Aiuta a defaticare nel post - allenamento, allevia le tensioni muscolari che si accumulano, contribuisce alla ripresa dell’energia dopo gli sforzi". Inoltre contribuisce a ritrovare il rilassamento e migliorare l’elasticità muscolare.
"Le pressioni rispettano la persona: arrivano, in profondità producono uno stimolo piacevole e rilassante". A volte può capitare che, in zone più tese, si avverta del dolore ma sempre in misura accettabile. Il numero è variabile: in base alle condizioni individuali e alla capacità di risposta agli stimoli delle pressioni. "Più è forte una situazione di blocco o tensione, più sedute serviranno. In genere un ciclo di 6/8 trattamenti è sicuramente sufficiente a creare un cambiamento duraturo”. “E’ un ottimo trattamento per le donne in gravidanza, per accogliere i molti cambiamenti del corpo che a volte portano difficoltà psico-fisiche. E lo è anche nel post-parto per far riprendere confidenza con se stesse e con il bambino". Una raccomandazione è però necessaria: affidarsi solo a operatori qualificati e certificati iscritto a una associazione professionale.”.