domenica 17 luglio 2022

MOMENTI DI GLORIA

PRIMA RICORDA CHI SEI, POI PARLA DI EDUCAZIONE GENDER...


a cura di Gloria Micacchi 

Sarò sincera, la mia posizione per quanto concerne l'introduzione dell'educazione gender nelle scuole è di forte critica. Alcuni di coloro che mi conoscono da anni potrebbero addirittura esserne sorpresi perché una delle cose che ha contraddistinto le mie interazioni sociali è stata un'estrema capacità di accoglienza, ove la discriminazione, semmai ha fatto capolino, si è rivolta nei confronti di azioni negative compiute dall'uomo, non nei confronti dell'uomo stesso. A mio avviso però c'è molto di inaccettabile in un tale procedere e ritengo sia opportuno avviare una riflessione attenta su almeno qualcuno dei suoi aspetti.
Prima di tutto non capisco come sia possibile avere la presunzione e l'impudenza di poter interferire sullo sviluppo naturale e spontaneo di un bambino/ragazzo abbracciando aree come quella psichica, emozionale, sessuale e spirituale dello stesso, spingendosi così profondamente oltre il ragionevole, inducendo condizionamenti così pesanti con una superficialità ed una mancanza di responsabilità a dir poco raccapriccianti.
Dal "se ti masturbi, diventi cieco" al "puoi tagliarti il pene e diventare donna" il passo non è solo stato breve, ma assai rapido! Ora, qui non si tratta di disquisire se sia giusto o meno avviare una transizione di genere. L'uomo ha sempre avuto e continua ad avere la libertà di fare di se stesso ciò che vuole oltre ogni reale limitazione e/o spinta verso una direzione piuttosto che un'altra che gli arrivi dall'esterno. Il punto è che sta di fatto perdendo anche questa libertà, non concedendo più a chi è ancora in fase di sviluppo, di crescere senza siffatte influenze tendenziose ed infiltranti, privandolo di ogni reale possibilità di conoscere se stesso spontaneamente e di divenire la manifestazione migliore di sé a seguito di una sua autonoma scelta. Non mi venite a dire che sempre nella storia sono avvenute queste cose perché, pure se fosse, qui si è superato ogni limite consentito dalle leggi di equilibrio universale. Anche quando il semplice e naturale fare sesso era visto come un tabù si son sempre trovati spazi ove giocare al dottore, sperimentando sensazioni ed emozioni circoscritte a noi stessi e riflesse nell'altro. Siamo, noi delle generazioni precedenti, salvo eccezioni "tragiche", cresciuti incorniciati da una realtà all' interno della quale avevamo ancora momenti solo per noi, la noia era ristoro e immaginazione, il nostro respiro si armonizzava al nostro movimento ed al battito del nostro cuore, comunicavamo attraverso sguardi e quei sfioramenti improvvisi ci facevano venire la pelle d'oca, ci si nascondeva per sperimentare da soli e con i coetanei le carezze sui nostri corpi ed il contatto con l'altro… Non ci serviva conoscere definizioni come eterosessualità, omosessualità, bisessualità… Si faceva esperienza, si sperimentava, si sceglieva chi essere. L'identità sessuale è e deve restare una scelta spontanea, non indotta, non guidata, al massimo accompagnata, ma solo dopo il dovuto periodo di crescita psico-fisico-emozionale e solo se necessario.
Ci ritroviamo invece così, dopo non aver mai veramente introdotto una ponderata educazione sessuale a scuola nelle idonee fasce di età (13-18 anni), dopo che ove questa si sia occasionalmente svolta, a parte trattare argomenti legati all'anatomia e alla fisiologia non sia mai andata oltre interessandosi di aspetti associati alla ricerca di un edificante piacere e/o a quelli rintracciabili in un sano stile di vita includente una sensata attività sessuale, dopo non aver mai trattato questioni "banali" riguardanti masturbazione, buona igiene intima, disturbi della  sfera sessuale e disfunzioni sessuali, per non parlare di come si sia sorvolato sulla prevenzione di malattie veneree trasmissibili come se fossero inezie, siamo passati fulmineamente al "puoi cambiare sesso quando ti pare"! E a farlo anche con individui troppo immaturi, in fasce di età che circoscrivono i cosiddetti bambini, di cui la definizione medica, se dovesse servirvi per capire meglio è: l'essere umano nell'intervallo di tempo compreso tra la nascita e la pubertà. I bambini sono creature preziose di cui va tenuto conto con  riguardo il tempo di crescita, il loro appartenere ancora ad una realtà altra… Vanno amati per quello che sono ed aiutati a trovare il modo migliore per esprimere i loro specifici talenti. Vanno onorati, non plasmati secondo malsane o comunque "rischiose" convinzioni, protetti, non invasi… Meriterebbero adulti in grado di comprenderne l'unicità e non adulti oramai capaci solo di omologarsi ed omologare, uniformarsi ed uniformare, convinti sotto l'influsso di un potente incantesimo lanciato da uno psicopatico a ritenere che tutti debbano essere uguali, agire allo stesso modo, parlare allo stesso modo, pensare allo stesso modo. Un mondo asettico, un modo privo di vita, un mondo ove per difendere la diversità la si annienta.
A trattare questi argomenti poi, e a votare a favore dell' introduzione dei "cambiamenti"  necessari all'attuazione dei suddetti (basti dare un'occhiatina entro le istituzioni scolastiche), sono gli stessi che balbettano alla richiesta di qualche informaziobe sulle pratiche di sesso orale o anale e che vedono in chi pratica bondage (ammesso che sappiano cosa sia) solo perversione ed affermano senza tentennamenti che una donna che abbia più relazioni con uomini diversi sia una poco di buono.
Nell'attuale momento storico i rapporti umani tangibili sono stati sostituiti per buona parte da quelli virtuali, mentre diventa sempre più difficile poter interagire con il prossimo in maniera impulsiva e sincera, al contempo si vuol far passare come naturale e giusto "amo un Cyborg" e "sposo il mio gatto" o "sposo il mio modellino di aeroplano". Occorre mettere un freno e fare ordine. Quel che è in natura c'è da sempre, così come le coppie formatesi dalla notte dei tempi per amore e/o per piacere. Quel che è risultato di un'interferenza nella natura dell'agire umano è altro. Etica e morale debbono essere richiamate con forza ed utilizzate. Si compiono alterazioni nella natura solo dopo aver fatto tutto il possibile per permettere alla stessa di esprimersi pienamente nel bene. Si attuano tali forzature quando queste si palesano in modo inequivocabile come ultima possibilità di sopravvivenza. Il tutto sempre tutelando la vita di ogni singolo essere vivente. Quando questo non avviene, ma si agisce con presunzione e stupida arroganza, l'unica certezza ne sarà il derivante danno. A breve o a lungo termine sarà l'unica conseguenza verificabile al di là di ogni narrazione che tenti invano di mitigarne gli effetti.
Chiudo con qualche domanda: come potrebbe mai un uomo/donna, non amandosi per quello che è e che è stato chiamato ad essere, trovare mai pace? Qualsiasi tipo d'intervento invasivo dal punto di vista corporeo (con tutte le conseguenze dolorose ed infinite che comporta) potrebbe mai essere da solo la soluzione ad un conflitto interiore tanto profondo? Perché insegnare ai bambini/ragazzi la possibilità di diventare altro da loro, ma non quella di scoprire e valorizzare prima chi sono?
 
Ricordati chi sei. Prima di tutto il resto.
Resta presente e sveglio. Prima di tutto il resto.
 
Ognuno di noi ha in sé energia femminile e maschile che possono esprimersi in modo più o meno intenso indipendentemente dal genere sessuale in cui si nasce. Conoscere queste forze, comprenderne le potenzialità e riuscire a darne piena espressione, questo è il cammino da percorrere… Prima di tutto il resto. Questo è il percorso da garantire e tutelare. Prima di tutto il resto.
 

 

Post in evidenza

NEL NOME "DELLA LUNA" DI MAURICE BEJART

LUCIANA SAVIGNANO E NICOLETTA MANNI a cura di Sara Zuccari (fonte Tgcom) In scena per il terzo anno il  tributo della Scala e dei suoi artis...