venerdì 25 novembre 2022

COPPA DAVIS

SARA' CANADA ITALIA LA SEMIFINALE

di Luigi Ansaloni (fonte Gazzetta dello Sport)

Sarà come da pronostico il Canada, l’avversario dell’Italia nella semifinale di sabato della Davis Cup 2022 a Malaga. Attenzione però: è vero, i nordamericani hanno vinto contro un’ostica Germania (2-1), ma hanno veramente patito le pene dell’inferno e non hanno lasciato una grande impressione di solidità. Insomma, Fognini e Volandri hanno detto dopo la splendida vittoria contro gli Usa che si può sognare, e avendo visto questo Canada, non è una frase buttata lì tanto per dire. Al contrario. Si può sognare perché la Davis, e gli azzurri lo hanno già dimostrato, non è una semplice associazione di giocatori che si incontrano secondo il ranking, con il più forte o quello più alto in classifica che vince e finisce lì. No, è molto di più: uno stato d’animo.

TENSIONE —I canadesi sono senza dubbio forti, ma sono giovani, talentuosissimi ma non proprio i più affidabili del mondo, men che meno in una situazione del genere, con la tensione di una semifinale Davis. Tutto ruota, nel bene e nel male, intorno a Denis Shapovalov, il 23enne che da anni deve esplodere ma che tranne qualche colpo ad effetto qua e là non esplode mai per davvero. Contro la Germania il n.18 del mondo, nato a Tel Aviv e di origine russo-ucraino (sì, avete letto bene) ha fatto e disfatto tutto praticamente da solo. Ha perso, andando “a corrente alternata”, per usare un eufemismo, contro Jan-Lennard Struff, giocatore solido ma pur sempre numero 152 al mondo (6-3 4-6 7-6 (2)), in una partita che sulla carta non avrebbe dovuto avere storia. E invece Shapovalov, come spesso gli accade, ha commesso un’infinità di errori, alcuni senza senso, regalando il primo set e poi vedendo i fantasmi nel terzo, quando prima ha salvato due match point e poi, con un orribile tie break, ha regalato il punto alla Germania. Shapo, però, si è fatto perdonare in doppio, e alla grande. In coppia con Pospisil, ha letteralmente trascinato il compagno e la sua nazionale contro Krawietz e Puetz: un primo set anche qui da dimenticare, perso 6-2, poi il 23enne è veramente salito in cattedra, dominando e dilagando, con il Canada che si è aggiudicato gli altri due set 6-3 6-3.

NUMERO 1 —   In mezzo a tutto questo, mai dimenticarlo, c’è stata la vittoria del numero uno dei nordamericani, Felix Auger-Aliassime, che ha tenuto in vita la squadra di capitan Frank Dancevic, battendo (anche qui non senza difficoltà) Oscar Otte 7-6 (1) 6-4. Il n.6 del mondo, nuovo pupillo di Toni Nadal e reduce da un finale di stagione strepitoso (parzialmente oscurato dalle brutte Finals di Torino) è un po’ la certezza (anche lui, non troppo ferrea) di questo Canada, che comunque parte favorito in semifinale contro l’Italia. Come lo erano gli Usa, dopotutto.


 

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