sabato 24 febbraio 2024

“MOMENTI DI GLORIA”

“POTEVAMO NASCERE IN UN ALTRO TEMPO”

a cura di Gloria Micacchi 

Potevamo nascere in un qualsiasi altro tempo...

Che poi, magari, un altro tempo lo abbiamo già vissuto e in noi, oggi, una parte di quel vissuto c'è e si aggiunge al resto venuto poi.

Che poi, magari, forse è proprio quella parte, che ci rende nello specifico chi siamo e nessun altro. Un qualcosa che si miscela fin dall'inizio col nostro divenire, dandogli una sfumatura sostanziale unica e irripetibile.

Guardate i bambini, quei pochi “naturalmente sani” rimasti, vi si scorge quasi sempre un raggio di luce fulgente negli occhi. Sarà facile rintracciarlo perché loro non abbassano mai lo sguardo anzi, lo sostengono per entrare nel vostro e scorgere la verità oltre le parole. Fatevi questo regalo, cominciate a fare come loro. Tutto il non detto, tutto quel che non si può dire, tutto quello che si vorrebbe dire, ma non esistono parole per descriverlo, lo trovate negli occhi. E negli occhi si svela, si mostra senza veli, senza vergogna, senza paura, spesso in modo insolente, impertinente… Ci si fanno i conti all'istante e all'istante ci si trova a rispondere per la stessa via anche quando non si vorrebbe. Subito ci si mostra per quel che si è: valorosi o pusillanimi. È sempre dura avere a che fare con la verità, quale essa sia.

Osservate come questi giovani si muovono, inaspettatamente con sicurezza, in alcune situazioni per loro nuove e non sempre facili. Ascoltateli e lasciatevi sorprendere da riflessioni senza tempo e perle preziose di saggezza.

Da qualche parte dovrà pur arrivare tutto ciò...

Sono rare creature dell'Universo sopra cui gravano, seppur da poco su questa Terra, già enormi responsabilità. Avranno un gran da fare per rimediare agli errori di chi li ha preceduti… Sono quei fanciulli fuori dall'ordinario che, quando li si osserva mentre sono insieme agli altri, spiccano perché, a differenza dei loro compagni "scoordinati" nel corpo, nella mente e nel proprio sentire, si sanno adattare. Individuano le incapacità altrui e le accettano. Loro vanno avanti, senza presunzione e nessuna saccenza, ma con garbo e pazienza. Sono pochi, ma aumenteranno, se noi adulti staremo attenti a prendercene cura e a non permettere questi continui attacchi alla loro persona.

Mi permetto un inciso: ricordate che è il sangue ad essere veicolo dello Spirito… Vale la pena riflettere seriamente su cosa si permetta entri in esso e attraverso esso nel corpo di ciascuno di noi, soprattutto quando ciò riguarda i neonati, i più piccoli, coloro che da soli non possono ancora dire di no.

Riprendiamo.

Non sono ricordi quelli a cui i suddetti cari giovinetti attingono, è sapere, è quel sapere interiore al quale, quando siamo oltre che fortunati anche attenti e meritevoli, possiamo accedere pure noi. È come percepire all'interno dello spazio del nostro sentire, il profumo di un incenso che qualcuno prima di noi ha acceso e poi  lasciato spegnere. L'incenso non vi è più, come non vi è più la persona che lo ha acceso, ma qualcosa di esso permane per chi arriva dopo.

Non so se sia vero che le Anime "scelgono" di giungere in un determinato tempo, in un determinato luogo, attraverso determinati genitori...

Non so se sia così, ma mi piace davvero molto pensare che mia figlia abbia scelto me e suo padre perché proprio noi due, così imperfetti, siamo, perfetti così, per lei... E mi rincuora sapere che sono stata il tramite della sua discesa per atto del suo coraggio e non della mia “incoscienza”… Questo è un pensiero che mi sostiene ogni qual volta vorrei poterle risparmiare sofferenza, vorrei poter prevenire ogni male tangibile, in qualche modo prevedibile o immaginario, di cui individuo fattezze e tentacoli…

Nel contempo mi resta difficile comprendere come questa Umanità, possa aver raggiunto dei livelli così alti di stupidità, come possa essere così infantile e tanto autodistruttiva. Pur se facilmente rintracciabili nella storia di ieri e di oggi sistemi organizzativi atti a rendere l'uomo non solo suddito, ma anche e soprattutto dipendete da una volontà altrui, a favore della quale egli stesso ha abdicato cedendo volontariamente ogni propria responsabilità, personalmente non mi capacito di come resti inebetito e passivo e non senta nessuna spinta interiore a reagire a fronte degli innumerevoli colpi a tradimento ricevuti. Ammesso che si possa sbagliare, fino a che punto può considerarsi accettabile reiterare nell’errore?

Che ci sia un eccesso di anime giovani sovrastanti anime antiche? ...può essere, d'altronde, che ne posso sapere?

E a dirla tutta, cosa cambierebbe per me, avere contezza o meno di tutto ciò? Francamente, nulla.

Quel che, dopo tanto vagare nelle "selve oscure" interiori ed esteriori, durante questi miei quasi 45 anni ho capito, è che ci si deve arrendere all'inevitabile declino altrui e concentrarsi nell'evitare il proprio.

C'è sempre stata solo una piccola parte della popolazione terrestre che ha fatto scelte diverse dalla maggioranza. In questi ultimi anni, è solo stato più evidente, probabilmente perché il campo su cui determinate “forze” si son mosse, tra l'altro in maniera spudorata, ha interessato buona parte del nostro mondo conosciuto…

E anche stavolta, come molte storie narrano, le scelte dei pochi, si sono rivelate quelle migliori. Certamente le meno convenienti sul momento, innegabilmente le più giuste col senno di poi. Questo di un'evidenza schiacciante che che ne dicano quei quattro pagliacci che continuano la recita oramai da completamente smascherati...

"Contra factum non valet argumentum”.

È tanto che non scrivo degli argomenti più in voga ai giorni nostri, quelli che interessano i più tra le schiere dei ribelli alle quali sono onorata di appartenere e in parecchi (sorprendentemente) mi chiedono il perché.

Il perché è semplice.

L'attacco contro l'Uomo è su ogni livello. Dal punto di vista fisico, psicologico, emozionale, spirituale, siamo aggrediti in modo costante e mirato.

Anche qui, tocca arrendersi all'evidenza e detto tra noi c’è poco da fare dal punto di vista pratico nel contrastare questo procedere. I collaborazionisti del male sono in larga maggioranza, neanche tanto per scelta, quanto per stoltezza e pigrizia… Non si possono cambiare. Sono tanti. Sono veramente tanti, troppi…

Faccio mia la massima di A. Einstein’ “Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.”

Certo il nostro dissenso deve essere chiaro, il nostro NO deciso e ogni giorno dobbiamo fare scelte consapevoli agendo in modo coerente col nostro sentire, ma credo sinceramente abbia più senso e sia più utile ed efficace indirizzare le proprie forze a creare quel di cui c'è bisogno piuttosto che avvelenarsi la mente e il cuore nel vano tentativo di cambiare qualcosa che per sua natura non può essere diverso, soprattutto quando nel farlo si perde di vista se stessi.

E se ci pensate, è proprio questo che sta distruggendo l’umanità, il non riconoscersi come tale, il permettere che ne si modifichi l’origine, la sostanza, la forma. Buona parte dell'Umanità, venendo meno a sé stessa e al suo compito naturale, si sta dissolvendo nel nulla, un’altra parte è impegnata a fare si che questo non avvenga tentando di cambiare quelle forze, entità, chiamatele come volete che invece fedeli alla propria natura, procedono senza freni… Con tali presupposti è difficile non notare lo svantaggio in cui ci troviamo, ma possiamo recuperare e superarlo.

Concentratevi su voi stessi. Siamo tutti al servizio dell'Universo, sia gli uni che gli altri. Noi dobbiamo fare ciò che ci spetta. Siamo il perno di tutto, a metà tra il bene e il male, gli unici fatti a immagine e somiglianza di Dio. Agiamo si nel mondo sul piano materiale, ma facciamolo come uomini forti, presenti a se stessi, determinati e che soprattutto abbiano compreso l'aspetto fondamentale di tutta questa battaglia: il ritorno allo Spirito.

Dobbiamo creare evoluzioni di quel che è stato, mantenere solo quel che è innegabilmente utile e buono, dobbiamo lavorare affinché la miglior espressione dell'Essere uomo possa trovare lo spazio in cui formarsi e crescere. E si, costruire scuole, ospedali, centri ricreativi, spazi sociali, aziende agricole, quanto vogliamo, ma usare gli stessi appellativi non deve voler dire ristrutturare. L'uomo nuovo insegnerà diversamente perché apprenderà diversamente, si prenderà cura di sé e dell'altro diversamente perché vivrà diversamente.

L'uomo che ha perso le ali può solo camminare, ma l'Uomo che (ri)prende le ali, vola, scegliendo di poggiar il suo passo leggero a terra, quando vuole, per sua scelta...

Quindi perché non tratto più solo argomenti “pressanti”? Perché vedo molto bene ciò che accade e ho deciso di contrastarlo con tutte le mie forze senza sprechi: prego, studio, lavoro, vivo come tutti stando molto attenta a non venir mai meno alla mia volontà, alla mia dignità, alla mia coerenza. Alti e bassi, alcune volte va meglio, altre meno, ma sto molto attenta non dare il mio consenso a forze anti coscienza, demoni o semplici stolti uomini.

Lavoro, cooperando con altre persone nel fare semplicemente cose belle ed utili. Costruiamo una rete di solidarietà e vera amicizia, pronti a stringerne le maglie al momento del bisogno.

Siate vigili e occupate il vostro tempo alimentando il vostro coraggio, allenate il corpo e la mente alla presenza, siatene voi i soli padroni e custodi. Tenete fuori la sporcizia, la confusione e tenetevi lontani dai fare compromessi e accordi col male. Non cadete in tentazione.

Potevamo nascere in un altro tempo, ma quel tempo non sarebbe mai stato questo, eccezionale come solo questo tempo può essere. Siamo i pionieri di un Mondo Nuovo, di un Mondo più Giusto… Magari non lo vedremo, ma lasceremo il nostro profumo e solo questo, io lo trovo  meraviglioso…

 

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