(fonte Gazzetta dello Sport)
Mangiati da soli o aggiunti ad altri piatti preparati, i semi i di girasole sono degli alimenti semplici ma molto importanti all'interno dell'equilibrio della nostra alimentazione. Ricchi di nutrienti e anti-ossidanti, forniscono al corpo proteine, fibre e grasso naturale, aiutando il sistema immunitario e a contrastare diverse malattie croniche come l'obesità, il diabete di tipo 2 oltre che problemi cardiaci.
I semi di girasole vengono usati per produrre olio, possono essere consumati crudi insieme ad altri semi, essiccati, ma anche cotti e arrostiti, come snack o parte di altri piatti. Al loro interno contengono la vitamina E che protegge le cellule dall'invecchiamento; il selenio un minerale che aiuta a produrre enzimi antiossidanti; il folate che è una vitamina B utile a supportare la produzione di globuli rossi; lo zinco che aiuta il sistema immunitario.
In commercio esistono i semi di girasole già salati, in questo caso è quindi importante considerare il quantitativo di sodio presente così da evitare di consumarne troppo in abbinamento con altri alimenti. Indubbiamente sono da preferire quelli al naturale che possono essere usati, come gran parte dei semi, in aggiunta a molti altri piatti.
I semi di girasole possono essere aggiunti allo yogurt, a una tazza di cereali, a un avocado toast, alle insalate vegetali o di legumi, al tonno, al salmone, a piatti vegetariani, ma anche ai dolci come i muffin, i pudding o ai biscotti. Insomma sono un prodotto molto versatile.
I semi di girasole supportano il sistema immunitario grazie alle proprietà naturali che contengono in grado di contrastare virus, microbi e batteri. Sono ricchi di selenio e zinco che supportano il sistema immunitario e hanno un effetto anti-infiammatorio.
Inoltre aiutano a ridurre la sindrome metabolica, un insieme di condizioni che aumentano il rischio di infarti, ictus, diabete.
La diagnosi di sindrome metabolica subentra quando si hanno almeno tre condizioni tra la pressione alta, la glicemia o i trigliceridi alti, bassi livelli di colesterolo buono (HDL), grasso addominale in eccesso. Alcuni recenti studi hanno notato che l'uso abituale di noci e semi tra cui quelli di girasole possono aiutare a contrastare questi problemi.
I problemi cardiaci sono la causa principale di morte tra uomini e donne. Per questo ogni aiuto per ridurre i rischi è sempre importante da considerare. Oltre all'attività fisica, all'eliminazione di fumo e alcol, l'alimentazione gioca un ruolo cruciale nel prevenire i problemi cardiaci. Alcune recenti ricerche hanno visto che le proprietà nutritive dei semi, tra cui quelli di girasole, aiutano a proteggere il cuore grazie alla presenza di fibre, proteine, grassi, minerali, antiossidanti che lavorano insieme in modo migliore rispetto alle singole fibre o altri nutrienti da soli. Altre ricerche hanno notato come il consumo di semi sia correlato a una migliore salute cardiaca negli uomini e nelle donne.
I semi, tra cui quelli di girasole, aiutano a ridurre i livelli di zuccheri nel sangue e quindi sono utili nel gestire e in alcuni casi nel limitare l'insorgenza del diabete di tipo 2. Secondo gli scienziati questi semi grazie ai loro nutrienti, aiutano a regolare il livello dello zucchero nel sangue. I semi di girasole sono inseriti in alcune ricerche nell'elenco dei super-alimenti per il diabete di tipo 2.
Grazie alla presenza di fibre che hanno un potere saziante, e ai livelli di proteine, i semi di girasole sono in grado anche di tenere sotto controllo il peso. L'acido clorogenico nei semi sembra avere effetti nel regolare il peso, un piccolo studio condotto su 50 soggetti obesi che hanno consumato per 12 settimane lo stesso quantitativo di calorie, ha mostrato che chi tra loro consumava i semi di girasole, ha perso peso e ha visto diminuire la massa corporea. Inoltre i semi di girasole sembrano essere utili per ridurre la sindrome del fegato grasso non legata a un abuso di alcol.
I semi di girasole non sono un prodotto che comporta particolare controindicazioni. Forme allergiche possono esistere, ma sono molto rare, così come casi di un blocco intestinale legati a un consumo eccessivo di semi con tutto il guscio. Se coltivati in casa bisogna seguire alcune regole per evitare che possano generare batteri.