psicologa e naturopata
Durante l’adolescenza ciascuno è chiamato a disegnare i confini del proprio territorio, a scrivere la sua costituzione interna e definire le leggi fondamentali per la sua realizzazione nella vita.
Ciascuno approva o condanna valori, credenze, fatti e stili di vita sulla base di ciò che desiderano essere e non essere.
Possedere quindi un proprio governo interno è indispensabile per una vera autonomia e individualità psicologica.
Conquistare l’autonomia psicologica significa prendere distanza fisica dai genitori.
C’è bisogno di un allontanamento geografico più o meno importante per sfuggire alla forza di attrazione che esercita il ‘’Pianeta più grande’’ (Il materno Solitamente)
Agevolare questo passaggio è segno di grande maturitá da parte della famiglia.
Essere un buon genitore ?
Se le prime due qualità dell’amore genitoriale possono essere sintetizzate nei termini di accoglimento e nutrimento, la terza qualità fondamentale è: IL SAPER LASCIARE ANDARE.
La consapevolezza che il figlio non è della madre è forse la più grande sfida per Maria (Madre di Gesù) e per ciascuna madre moderna.
Il cristianesimo ci offre infatti una chiara testimonianza di questo.
Maria è costretta ad accettare la vita del figlio, che non è quella che lei avrebbe voluto per lui. La sofferenza e la morte sulla croce segnano un destino preciso, inconcepibile per lei. Ma la sfida materna sta nel comprendere che la vita donata non è propria. Ogni essere umano nasce libero e con un proprio destino, in termini tecnici un proprio karma o corpo e una propria missione.
