(fonte Gazzetta dello Sport)
“Ho l’ansia” è probabilmente una delle frasi più pronunciate durante la giornata. In realtà, spesso si tende a confondere il “semplice” stress con un disturbo d’ansia vero e proprio, che invece ha delle caratteristiche specifiche, come spiega la dottoressa Mara Cigala Fulgosi, psichiatra degli Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza, proprio per spiegare la differenza tra ansia e stress dal punto di vista clinico e psicologico: “Spesso si tende a pensare, erroneamente, che ansia e stress siano sinonimi. Esiste però una sostanziale differenza tra le due situazioni.
Lo stress è una risposta psicofisica a compiti che la persona percepisce come eccessivi: ad esempio un elevato un carico di lavoro, un evento inatteso o una responsabilità. Nasce quindi da uno stimolo esterno. L’ansia invece è una delle emozioni di base (insieme a rabbia, tristezza, felicità, disgusto) ed è una risposta dell’organismo a quelle situazioni che vengono percepite come minacciose o pericolose, una sorta di sistema di allarme per proteggersi. Rispetto allo stress, quindi, l’ansia nasce da un’interpretazione personale delle cose e quindi da stimoli interni. Se nello stress è più facile identificare una causa scatenante poiché dipende da una situazione esterna che va affrontata, l’ansia invece ha origine dall’interpretazione soggettiva degli eventi ed è caratterizzata da una sensazione di minaccia o pericolo”.
“Spesso i termini ansia e stress vengono confusi e utilizzati in modo intercambiabile, in realtà si tratta di due esperienze mentali e fisiche ben distinte anche se spesso correlate tra loro. Lo stress infatti è noto per essere uno dei fattori di rischio per lo sviluppo dei disturbi d’ansia, d’altro canto un aumento dell’ansia può portare a un aumento dello stress e viceversa, creando un circolo vizioso” spiega la dottoressa Cigala Fulgosi: “In base alla durata si possono individuare due tipi di stress: acuto oppure cronico. Lo stress acuto è una reazione istantanea di breve durata, derivante da eventi specifici e temporanei e generalmente svolge un ruolo positivo, in quanto stimola l’individuo a trovare soluzioni per affrontare la situazione di pericolo. Si parla invece di stress cronico quando la reazione si prolunga nel tempo, in questo caso si va incontro all’esposizione dell’organismo per un tempo prolungato a tutte quelle modificazioni biochimiche che avvengono in corso di stress con l’inevitabile conseguenza di andare incontro a diversi problemi, come l’indebolimento del sistema immunitario e l’aumento del rischio di sviluppare patologie psichiatriche e malattie croniche. Lo stress, quindi, può evolvere in un disturbo d’ansia. La diagnosi rimane sempre clinica: è quindi fondamentale, nel dubbio di soffrire di un disturbo d’ansia o di stress cronico, rivolgersi ad uno specialista che potrà valutare la sintomatologia riferita correlandola con la storia clinica, porre una corretta diagnosi ed eventualmente indicare un idoneo percorso di cura”.
mente
Attacco d'ansia
“I sintomi dello stress a livello fisico possono includere palpitazioni, sudorazione eccessiva, tensione muscolare e disturbi del sonno. A livello emotivo e cognitivo invece più frequentemente si osserva irritabilità, difficoltà di concentrazione e cambiamenti nell'appetito. I sintomi dell’ansia sono moltissimi, variano da persona a persona e si possono racchiudere in quattro tipologie:
Fisici: le manifestazioni più frequenti sono mal di testa, mal di schiena, tensione muscolare, indigestione, acidità di stomaco, tachicardia, sudorazione, extrasistole, agitazione, insonnia, stanchezza, perdita di appetito, capogiri, problemi sessuali
Comportamentali: sono principalmente bruxismo, alimentazione compulsiva, assunzione di alcolici, evitamento, ipercontrollo, atteggiamento critico nei confronti degli altri, aggressività, difficoltà a portare a termini i compiti.
Emozionali: sono frequenti tensione, rabbia, nervosismo, facilità al pianto, infelicità, senso di impotenza, agitazione.
Cognitivi: problemi di concentrazione, distrazione, difficoltà a pensare in maniera chiara, difficoltà a prendere decisioni e così via.
“Appare chiaro come stress e ansia abbiano in comune numerosi sintomi e questo spesso rappresenta motivo di confusione tra le due condizioni, un aspetto invece che le differenzia è che nell’ansia si presentano in modo caratteristico pensieri catastrofici, rimuginazioni e eccessive paure” prosegue Cigala Fulgosi: “Quando lo stress persiste si possono avere danni a lungo termine. Si possono infatti sviluppare malattie cardiovascolari, disturbi del sonno, tensione muscolare a diversi muscoli dell’organismo, disturbi del funzionamento dell’apparato digerente; si può ridurre l’efficacia del sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile a infezioni e malattie croniche, si possono verificare o peggiorare condizioni legate allo stato della pelle ed anche influenzare la postura, in quanto la tensione cronica nella zona lombare e del bacino può irradiarsi nella parte bassa della schiena e nell’area pelvica”.
quotidiana
Worried man sitting on bed with hand on forehead in bedroom in serious mood emotion. Major Depressive Disorder called MDD concept. Lonely symptom of men alertness. Physical healthcare and social issue
“Come detto, ansia e stress possono essere funzionali, cioè servono ad aiutarci a raggiungere degli obiettivi e a proteggerci da reali pericoli esterni. Occorre tenere presente che non è possibile vivere una vita senza ansia e stress, perché ciò fa parte del nostro patrimonio emotivo. Secondo Hans Selye, padre della teoria moderna dello stress, esso "è una parte intrinseca della vita e non può essere completamente evitato, poiché la completa assenza di stress equivarrebbe alla morte". La soluzione non è quindi evitare lo stress, ma imparare a gestirlo efficacemente comprendendo i suoi meccanismi e adattando la propria mentalità. Ci sono varie strategie e rimedi che possiamo adottare per combattere lo stress: bisogna vivere e attraversare le nostre emozioni fino in fondo, considerandole una occasione di ascolto interiore. Osservare e accettare le emozioni è il primo passo per comprendere da cosa può dipendere una condizione di stress. Inoltre, è possibile ricorrere a pratiche di meditazione e consapevolezza come yoga, meditazione e mindfulness, coltivare i nostri hobby, così da avere degli spazi di piacere e svago solo per noi, concedendoci del puro e rigenerante relax. È importante prenderci cura del nostro corpo attraverso un adeguato numero di ore di sonno, mantenendo una alimentazione leggera e praticando attività fisica in modo opportuno e costante, e bisogna distinguere i problemi dai nostri stati d’animo: spesso interpretiamo le situazioni in base al nostro stato emotivo e le emozioni influenzano molto tale lettura” conclude la dottoressa Cigala Fulgosi.
