Dopo il capitano del Sersale Calcio, Salvatore Scalise, questa volta artefice della nostra chiacchierata è Antonio Russo capocannoniere del campionato di Eccellenza Calabra e principe del gol della nostra regione.
- Caro Antonio quale è stato il momento più emozionante della tua carriera di calciatore ?
"Ci sono stati più momenti importanti nella mia carriera, te li posso riassumere in 3 fasi: la prima panchina in Serie B a Treviso, l’esordio nei professionisti, e per ultimo la vittoria del triplete con il Sersale di qualche anno fa, annata straordinaria sia dal punto di vista personale con 29 gol in stagione che dal punto di vista della squadra".
- L’obiettivo di essere capo cannoniere in Eccellenza era un tuo traguardo prestabilito o viene sempre prima il risultato della squadra ? "Ho sempre messo prima la squadra, ma non ti nascondo che diventare il capocannoniere è stato sempre un mio obiettivo, e farlo così, è stato ancora più goduto perché non c’è stata partita: nonostante abbia saltato 6 gare, e tante altre sono partito dalla panchina per problemi fisici, ho fatto 26 reti stagionali, 22 in campionato e 4 in Coppa, distaccando gli altri di tante reti; sono ampiamente soddisfatto"!!!
- Fai parte di una generazione o di parenti stretti che hanno a che fare tutti col calcio: chi è il migliore e perché ? "Sono nato nel calcio, e tutto questo è merito di mio zio Francesco Ortolini che nel momento in cui nascevo, nel 1989, lui giocava in serie B con il Catanzaro, e quindi io e i suoi figli Raffaele e Giovanni lo abbiamo visto sempre come il nostro idolo e abbiamo provato ad emularlo, tutti con i nostri pregi e difetti, ma come dico sempre a loro, senza falsa modestia, penso di essere stato il più completo di tutti, adesso però facciamo il tifo per "Raffa" (gioca nel Siena in C) sperando possa arrivare più in alto possibile".

- Un rimpianto che hai avuto ed un sogno che hai ancora? "Beh, il mio rimpianto più grande è quello di aver fatto poco nei professionisti e forse quello di aver capito alcune cose un po’ tardi, il mio sogno è quello di fare sempre meglio: un saluto finale a te caro Sonny, tra l'altro uno dei primi miei allenatori da ragazzo, che ricordi col Santa Maria di Catanzaro vice campioni d'Italia categoria Giovanissimi regionali, e un grazie per lo spazio che mi hai dedicato sul tuo splendido blog".