giovedì 15 aprile 2021

INTERVISTA A FEDERICA PELLEGRINI

LA DIVINA

di Stefano Arcobelli (fonte Gazzetta dello Sport)

Cosa mangia, come mangia Federica Pellegrini? La nutrizione secondo la Divina nuotatrice, impegnata a preparare l’Olimpiade di Tokyo, la sua quinta in carriera. Alta 179 centimetri, il suo peso oscilla tra i 60 e 65, dipende anche dai carichi di lavoro. Si allena due volte al giorno in acqua e svolge tre sedute settimanali a secco. Fede è sempre in super forma, a quasi 33 anni (che compirà il 5 agosto), sfida e batte – come successo nel 2019 – le diciottenni – e sta molto attenta alla sua dieta. Se le chiedete di parlare di nutrizione spiega: “Non ho mai seguito una dieta particolare, perché l’ho sempre trovata una limitazione. Innanzitutto perché io già di per sé non sono una ragazza che mangia tantissimo soprattutto nei momenti di grande allenamento. Più riesco a mangiare diversificato e meglio è. La dieta mediterranea è sempre quella che ho attuato in tutte le stagioni di allenamento. Ovviamente supportata da una buona integrazione fatta con un medico specializzato ad hoc. Però insomma ho sempre mangiato di tutto”.

PESO E FATICA - L’allenatore Matteo Giunta si occupa anche della preparazione fisica di Fede e approfondisce: “Fede non segue una particolare dieta o regime alimentare. È abituata comunque a mangiare in maniera corretta. Se vogliamo identificarla con un tipo di dieta, si può parlare di quella mediterranea. Varia molto con gli alimenti, non sta lì con il bilancino a pesare la grammature di ogni singolo alimento. E’ abituata bene, con qualche strappo alla regola. Già di per sé il nuoto è uno sport difficile di suo, se in più uno deve sentirsi costretto sull’alimentazione, diventerebbe troppo complicato”. Il suo peso varia a seconda della fatica ed intensità degli allenamenti? “Il peso ha una logica conseguenza dell’allenamento e dell’alimentazione: ma non si ricerca una perdita di peso, o un aumento di peso in base agli allenamenti o all’alimentazione. Lo status fisico di Fede è il risultato di questo processo. È ovvio che soprattutto nei periodi dove ci sono dei carichi importanti, si tende a preferire un peso un po’ superiore così che abbia delle riserve nel caso in cui si trovi in difficoltà e possa avere le riserve da utilizzare. Tutto questo in modo da permetterle di non precludere un buon recupero. Cosa che ovviamente alla lunga, se recuperi male o continui a recuperare male, poi a quel punto metti anche in crisi il processo di adattamento per  le performance agonistica”.

E dunque “non è che sia una dieta particolarmente restrittiva, anzi Fede è abbastanza aperta, si fa aiutare da Alexander Bertuccioli dal punto di vista dell’integrazione, in modo che lei integri in maniera corretta tutti gli alimenti necessari e che le permettano di potersi allenare e recuperare nella maniera corretta e in modo ottimale”. Verso Tokyo in super forma, dunque: e a tavola c’è differenza? “Ciò che lei fa a pranzo e a cena? Non ha pasti natalizi… Con antipasto, primi, secondi, contorni, dolce. Di solito separa carboidrati e proteine indicativamente per avere una linea guida: a pranzo mangia di solito un piatto di pasta e la sera di solito mangia carne o pesce, proteine, senza esagerare con la carne rossa, che viene limitata a uno-due volte a settimana. Qui di carne bianca o pesce”. Per volare in acqua…

 

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