mercoledì 9 febbraio 2022

CURLING

INTERVISTA AI CAMPIONI MOSANER E CONSTANTINI

di Mario Nicoliello (fonte Gazzetta dello Sport)

Sul gradino più alto del podio cantano l’Inno di Mameli, poi con la medaglia penzolante sul petto raccontano tutta la loro gioia. Per Stefania Constantini e Amos Mosaner oggi è il giorno più bella carriera. “È stupendo, il sogno si è avverato passo dopo passo fino ad arrivare alla vittoria finale”, racconta la cortinese, autrice del tiro dell’ultimo punto: “Ero sicura di piazzare la pietra nel punto giusto, perciò mi son detta di stare tranquilla e fare ciò che dovevo. Fa parte del nostro sport allenare questi particolari momenti”.

CAMPANE A FESTA—La Constantini non sta nella pelle quando le dicono che a Cortina sono risuonate le campane a festa per lei: “Mi fa un sacco di piacere. Sono davvero contenta se penso che la gente abbia visto sul maxischermo la mia gara”. Lei è la mente del binomio, Mosaner è il braccio: “Tra di noi c’è un perfetto equilibrio che fa sì che sul ghiaccio non litighiamo mai. Io sono felice di poter gareggiare insieme ad Amos che è uno dei più forti giocatori al mondo”. Il trentino non si scompone, anzi sfata un tabù: “Alcuni vedono il curling come uno sport dove non si fa fatica. Invece c’è una parte tecnica molto difficile e una parte mentale che non è scontata”. Mentre per Stefania l’Olimpiade è finita, per Amos ora comincia la seconda parte: “Non ho il tempo di pensare a cosa farò quando tornerò a casa, perché da domani comincia il torneo maschile e quindi devo rimanere concentrato. Con i miei compagni possiamo toglierci un’altra bella soddisfazione”.

 

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