L’astro della street art newyorchese. Nelle sue opere, l’amore, la felicità, le gioie del sesso ma anche il riarmo nucleare, il razzismo, l’apartheid, il capitalismo, la droga e l’AIDS. Inni alla vita ironici e dissacranti, raccontati con uno stile dal tratto inconfondibile, coloratissimo e stilizzato, bidimensionale e popolato di quei suoi piccoli omini, i celebri Radiant boys. Keith Haring se n’è andato troppo presto, a soli 31 anni, il 16 febbraio 1990. Ma la sua arte e il suo immaginario restano di grande attualità. Basti pensare che, in questo periodo, le sue opere sono in mostra contemporaneamente a Napoli, Pisa e Cervia. E, in vista della primavera, ha ispirato anche una collezione moda.
PER UN “BOOST” DI ENERGIA - I grafismi dell’artista compaiono su jeans, collant e calzini di spugna sportivi. Da soli o in gran numero, per stampe tanto fitte che sembrano quasi dei puzzle, in linea con lo stile dell’artista americano. Colorati oppure ton-sur-ton, energici e positivi, si propongono tra i “must have” di stagione.