Dopo tre vittorie di fila possiamo ormai definire Le Mans il giardino di casa della Ferrari 499P. Nel 2023 è arrivato un successo a sorpresa l'anno del ritorno nella massima serie dell'endurance, il 2024 stato una piacevole conferma, ma il 2025 è la certezza assoluta: il circuito della Sarthe si adatta perfettamente alle caratteristiche della Hypercar di Maranello.
Lo dimostra il fatto che a vincere sia il terzo equipaggio diverso in tre anni: questa volta a trionfare sono Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson, piloti della vettura numero 83 iscritta da AF Corse in livrea Giallo Modena. Una favola, soprattutto, quella del pilota polacco, promesso sposo della Ferrari in Formula 1 nel 2012 prima di subire un grave infortunio in un incidente sui rally e perdere così l'opportunità. Dopo una sfortunata parentesi in Williams nel 2019, Kubica ha trovato la sua dimensione ideale nelle gare di durata, dove si è rivelato velocissimo e costante. Qualità che sono servite per vincere questa 24 Ore, unite alla freschezza e alle capacità dei suoi giovani compagni di squadra. Sia Kubica che Ye sono il primo polacco e il primo cinese a vincere una 24 Ore di Le Mans nella classe regina. Il podio è completato dalla Porsche numero 6 di Estre-Vanthoor-Campbell, staccata di 14 secondi, e dalla Ferrari numero 51 di Giovinazzi-Pier Guidi-Calado, i leader del Mondiale che allungano in classifica. Quarta la Ferrari numero 50 di Fuoco-Molina-Nielsen. Per il Cavallino Rampante si tratta del 12esimo successo assoluto alla 24 Ore di Le Mans, terzo costruttore di sempre a una sola lunghezza da Audi, mentre sommando quelli di classe si raggiunge quota 41. C'è anche un successo italiano meno evidente ma determinante. Infatti le auto che hanno vinto le tre classi in gara, ovvero Hypercar, Lmp2 e GT3 sono tutte equipaggiate da impianti frenanti Brembo. "È un giorno speciale - ha detto Kubica al termine della gara -. Mi sono sentito come quando da bambino andavo sul kart, con la differenza che ho 36 anni in più. Non me l'aspettavo".