(fonte Catanzaro Informa)
Esordisce con uno “scusate il ritardo”, Alberto Aquilani, nuovo allenatore del Catanzaro. Nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione il tecnico ci tiene subito a chiarire che il mancato approdo in giallorosso della scorsa stagione non era dovuto a un progetto tecnico respinto ma a un suo bisogno “di staccare di fermarmi un anno.Un matrimonio che si doveva fare. Ora è il momento giusto”.
Il Catanzaro non è oggetto misterioso per l’ex romanista e nazionale, “lo seguivo già ai tempi della serie C, l’ho seguito con attenzione anche in B. Il mio calcio vuole essere propositivo. Intendiamoci il risultato è importante ma fondamentale per me è provare a costruire una squadra che voglia incidere. Nel calcio non c’è un modulo vincente, non ci sono certezze. Ci sono cose importanti come la tecnica e la tattica come ad esempio lo spirito”. Accanto a lui in conferenza il presidente Floriano Noto si limita a introdurre con la soddisfazione di avere quest’anno fatto tutto “nei tempi giusti”.
Ringrazio mister Caserta per il campionato appena concluso che ci ha visti disputare un’altra semifinale di playoff. La scelta di Aquilani si sposa con la nostra idea di calcio e per la base di calciatori di cui ripartiamo “. Obiettivi? A chi chiede quale si pone Aquiliani sottolineo come con il patron non si sia parlato di “obiettivi chiari”. “Servono giocatori bravi – aggiunge – e qui c’è una base solida importante ma siamo carenti alcuni ruoli. Poi si dovrà vedere chi resta e chi va via. Rimarrà chi ha entusiasmo ora ne parleremo”. Nomi? Ovviamente Aquilani non ne può o non vuole fare. Si parla di un interesse delle Aquile per il 20enne Jonas Harder che il nuovo trainer giallorosso allenò quando era alla guida della Primavera della Fiorentina. “Se mi chiedete se è un giocatore valido vi dico di sì ma sinceramente dell’interesse l’ho appreso dai giornali”. Noto interviene in tackle per essere ancora più chiaro: “Al momento è una bufala, chiacchiere da bar, non c’è nulla”. E riguardo la sua capacità a lavorare i giovani Aquilani non nasconde la sua predilezione e i risultati ottenuti non la Viola a questo livello lo dimostrano ma sostiene pure il “il mix tra esperti e giovani è importante”. Ma come sarà il Catanzaro che verrà a parte l’aspetto motivazionale e anagrafico? “Una rosa di 25 giocatori – chiarisce Aquilani – non di più per non creare problemi. Mi affiancheranno nello staff il secondo Cristian Agnelli, il collaboratori Rubichini, Falcone e altre due figure che saranno ufficializzate nei prossimi giorni”. Il ritiro inizierà il 15 luglio, pochi giorni dopo il raduno in sede. Tre le amichevoli che l’allenatore vorrebbe far disputare nelle due settimane di precampionato. “Non ci poniamo limiti – ha detto ancora – ma dobbiamo avere la consapevolezza che il campionato di B è difficili, non ce ne sono del genere forse nel mondo. Il mio anno di stop è stato formativo. L’ultimo campionato è stato atipico, cinque o sei squadre hanno clamorosamente mancato, la qualità del gioco non è stata eccelsa e questo dimostra che emergere o meno dipende da molte variabili”.