sabato 14 giugno 2025

CAMMINATA VELOCE CONTRO FIBRILLAZIONE ATRIALE, ARITMIE E BRADICARDIA

A QUALE VELOCITA' CAMMINARE
(fonte Gazzetta dello Sport)

L'esercizio fisico fa bene alla salute fisica e mentale delle persone. Ormai questo è un dato assodato, ribadito da diversi studi e ricerche. Naturalmente non tutti gli esercizi sono uguali e a seconda dei tempi e degli spazi che ciascuno ha a disposizione, ci sono possibilità diverse per allenarsi anche in modo semplice. A volte basta una semplice camminata veloce per avere effetti positivi sul corpo. Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Heart ha evidenziato come camminare quotidianamente a ritmo sostenuto, ma senza correre, non solo fa bene in generale ma nello specifico riduce il rischio cardiovascolare e addirittura aiuta a prevenire e controllare la fibrillazione atriale, la tachicardia e la bradicardia. Quindi una semplice passeggiata con un ritmo tra i 4 e i 6 km/h può portare a benefici sorprendenti.

Le camminate non sono tutte uguali, ma ciascuna può avere importanti effetti sul corpo. La camminata più lenta, a bassa intensità, è utile per favorire la digestione e rilassare il corpo e la mente. Quella moderata aiuta la circolazione e stimola il metabolismo. C'è poi la brisk walking la camminata veloce, con un ritmo più deciso in grado di far bruciare calorie in modo significativo.  Aumentando ulteriormente la velocità, si passa al power walking mentre con l'uso di bastoncini per le braccia è il nordic walking. L'ultimo step è ovviamente il trekking che è una camminata decisamente più impegnativa che ha anche diversi livelli e richiede uno sforzo superiore.

La camminata veloce (o brisk walk) ha importanti benefici sulla salute cardiovascolare, previene forme di aritmia come la fibrillazione atriale e la tachicardia. A dimostrarlo è stato uno studio pubblicato sulla rivista Heart che ha analizzato proprio il legame tra aritmie e camminata. 

L'analisi è stata effettuata su 420.925 partecipanti dell'Uk Biobank con un'età media di 55 anni che sono stati osservati per 13 anni. Tra loro il 6.5% camminava lentamente, il 53% usava frequentemente una velocità media e il 41% aveva un passo sostenuto. Nell'arco dei 13 anni il 9%, poco più di 36 mila persone, ha sviluppato forme di aritmia, in particolare fibrillazione atriale. La camminata veloce era associata anche un migliore stile di vita, peso corporeo più basso, livelli contenuti di colesterolo, glicemia. I ricercatori hanno osservato un'importante riduzione dei rischi tra chi seguiva una brisk walk: -35% e - 43% di aritmie in generale, -38% e -46% per la fibrillazione atriale, -21% e -39% per altre aritmie.

Ma quanto e come bisognerebbe camminare in modo veloce? Secondo i ricercatori per avere benefici basta seguire una camminata veloce con un ritmo tra i 4 e i 6 km/h. Già con una camminata moderata intorno ai 4 km/h si hanno dei benefici importanti quindi non è necessario salire sopra i 6 km/h a meno che, ovviamente, non si voglia seguire un piano di allenamento ben preciso.  La società Europea di cardiologia raccomanda 150 minuti di attività fisica a settimana, che corrispondo a 50 minuti tre volte a settimana. Tra queste attività c'è anche la camminata veloce che è consigliabile al mattino presto quando il metabolismo è più attivo e aiuta anche a ridurre lo stress. In ogni caso è importante farlo.

Secondo lo studio pubblicato su Heart la camminata veloce ridurre del 43% il rischio di aritmie. Ma non è l'unico aspetto positivo. Infatti la brisk walk aiuta a ridurre il rischio di obesità e infiammazione, proprio questi due fattori sono determinanti nella riduzione del rischio di aritmie. In generale questa camminata ha aspetti positivi su tutto il metabolismo e non è particolarmente gravosa sulle articolazioni. Questo studio è basato sull'osservazione dei comportamenti quindi non è così immediato poter fare una correlazione causa-effetto, ma è importante per comprendere quanto anche una semplice attività possa essere utile nella salute del cuore.


 

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