(Fonte gazzetta dello sport)
Un Open d’Italia tutto francese all’Argentario. Primo Adrien Saddier (69, 64, 67, 66: -14), secondo Martin Couvra (69, 63, 67, 69: -12). Al terzo posto sono invece finiti lo scozzese Calum Hill e l’inglese Ray Bradbury che arrivavano da più indietro, ma il loro recupero non è stato sufficiente.
Nell’albo d’oro Saddier è il terzo francese del Dopoguerra, dopo Gregory Havret nel 2001 a Is Molas in Sardegna e Julien Quesne nel 2013 al Golf Torino. Saddier e Couvra si guadagnano anche un posto per il prossimo TheOpen al Royal Portrush in Irlanda del Nord il prossimo luglio e Couvra anche un assegno da 25 mila euro che la Fondazione intitolata a Franco Chimenti, il presidente della Federgolf scomparso lo scorso ottobre, ha deciso di donare al miglior giovane sotto i 25 anni. Saddier invece si prende il mezzo milione di dollari riservato al vincitore su un montepremi totale di tre milioni. Il francese, 33 anni, è al primo successo – in 200 gare giocate - sul circuito europeo. Sul green della 18 si è commosso e senza riuscire a trattenere le lacrime ha detto in italiano: “La vita è bella, adesso”. Poi, con la coppa in mano ha spiegato la sua felicità: ". “È fantastico festeggiare questa vittoria. Ho lavorato tanto per questo momento, sono semplicemente felice ed emozionato. Devo ringraziare innanzitutto mio padre, è stato lui a decidere di farmi giocare a golf quando avevo solamente tre anni. E poi mia madre, che mi ha lasciato la libertà di scegliere questo sport. E, ovviamente, mia moglie e tutto il mio staff. Sono ovviamente felice di partecipare, per la prima volta, a un Major. Giocherò il The Open, ancora non posso crederci”.
GLI ITALIANI
—Due gli azzurri in Top Ten, Francesco Laporta (65, 69, 69, 70) e Jacopo Vecchi Fossa (68, 67, 69, 69), -7 per entrambi e decimo posto. Degli altri italiani Lorenzo Scalise è terminato al 28° posto con 277 (-3) seguito al 33° con 278 (-2) da Edoardo Molinari e da Andrea Romano. Più indietro Andrea Pavan, 41° con 279 (-1), Stefano Mazzoli, 50° con 281 (+1), Enrico Di Nitto, 76° con 287 (+7), e Luca Memeo, 79° con 292 (+12).