(fonte Libero)
Spesso il magnifico cielo che veglia sopra di noi regala spettacoli astronomici che vale la pena fermarsi a osservare. È il caso della Luna delle Fragole, ovvero il plenilunio di giugno che raggiungerà il suo apice la mattina di mercoledì 11 alle 09:44 (ora italiana). Sebbene il momento esatto avvenga in pieno giorno, la sera precedente e quella successiva offriranno comunque l’opportunità di ammirare una Luna completamente illuminata. Scopriamo come (e dove) osservarla al meglio.
Cos’è la Luna delle Fragole?
Senza ombra di dubbio il nome Luna delle Fragole evoca freschezza e tenerezza, ma si tratta di una denominazione coniata dalle popolazioni native del Nord America, in particolare dagli Algonchini, che scandivano il tempo in base ai cicli lunari. La Luna piena di giugno coincideva con la stagione della raccolta delle fragole selvatiche, un frutto prezioso e deperibile, simbolo di dolcezza e abbondanza. Era dunque un momento importante del calendario agricolo, celebrato con riti e attività comunitarie. In Europa, invece, questa stessa fase veniva chiamata “Luna del Miele” (Honey Moon), un’espressione che ha influenzato il termine “luna di miele”, associato al periodo subito dopo il matrimonio.
Perché quest’anno è speciale
Dalle premesse, tutto ciò potrebbe sembrare un evento normalissimo, una Luna piena come tante. Ma la verità è che la Luna delle Fragole del 2025 ha una particolarità astronomica rara: sarà la Luna piena più bassa sull’orizzonte da oltre 18 anni nell’emisfero nord, a causa dell’inclinazione dell’orbita lunare combinata con la posizione del Sole a giugno. Osservando questa meraviglia celeste, quindi, si avrà la sensazione che sia più grande e più “dorata”, per colpa di un effetto ottico dell’atmosfera terrestre e della maggiore diffusione della luce quando è vicina all’orizzonte. Il suo colore potrà andare dal giallo al rame tenue, creando un’atmosfera quasi cinematografica, soprattutto durante l’alba e il tramonto. A livello simbolico, la Luna delle Fragole è spesso vista come un passaggio tra primavera ed estate, un tempo di transizione in cui si raccolgono i frutti delle semine precedenti e si entra nel cuore della stagione calda. È anche considerata, in molte culture, una Luna delle emozioni e dei legami, favorevole alla celebrazione dell’amore, della fertilità e della connessione con la natura.
Dove e come osservarla in Italia
Per ammirare al meglio la Luna delle Fragole di quest’anno, è fondamentale che ci siano cielo limpido e orizzonte sgombro, soprattutto verso est-sudest, da dove la Luna sorgerà. Essendo così bassa sull’orizzonte, qualsiasi edificio, albero o rilievo potrebbe facilmente ostacolarne la visione, specialmente nei primi minuti dopo il sorgere — che sono anche i più emozionanti. È necessario scegliere un luogo lontano dall’inquinamento luminoso, in modo da poter godere pure del paesaggio attorno brillare con la sua luce dorata.
Tra le migliori località italiane dove osservare la Luna delle Fragole in tutta la sua bellezza ci sono:
Dolomiti (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia): offrono un connubio perfetto tra altezza e paesaggi aperti. Luoghi come Alpe di Siusi, Tre Cime di Lavaredo, o Passo Giau regalano viste a 360° con poca luce artificiale;
Val d’Orcia (Toscana): Patrimonio Unesco, con le sue colline morbide, i filari di cipressi e i casolari isolati, mette a disposizione un ambiente quasi pittorico. Borghi come Pienza e San Quirico d’Orcia sono ottimali, oppure le strade panoramiche tra Monticchiello e Bagno Vignoni;
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Abruzzo): ampie praterie d’alta quota, pochissima luce artificiale e panorami aperti, tra cui per esempio quelli di Campo Imperatore.
Tuttavia, se non si può fuggire al mare o in montagna, ci sono delle possibilità anche in città. Occorre cercare punti panoramici elevati (terrazze pubbliche, colline, belvedere urbani) e parchi grandi con vista libera verso est. Va ricordato che, anche se il momento esatto del plenilunio avviene la mattina dell’11 giugno, la sera prima (10 giugno) e quella dell’11 sono i momenti più indicati per osservarla a occhio nudo, specialmente al sorgere, quando appare grande, bassa e colorata.