lunedì 4 aprile 2022

STRANO MA VERO

QUESTI PESCI SANNO CONTARE

Addestrare i cani: facile. Addestrare i gatti: un po’ meno facile, ma si può fare. Gli scimpanzé assomigliano molto agli esseri umani, e usano alcune delle abilità che usiamo anche noi. Gli animali che vivono a stretto contatto con l’uomo, in zoo o riserve naturali, hanno imparato a interpretare alcuni comportamenti dei loro guardiani. Ma i pesci? Impossibile. Eppure non è così: alcune specie di pesci sanno contare.

La matematica acquatica

Senza dita e senza scuola elementare deve essere molto difficile per un pesce imparare a contare: eppure un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports rivela che i pesci zebra (Pseudotropheus zebra) e le razze (Potamotrygon motoro) sanno fare piccole addizioni e sottrazioni. I ricercatori dell’Università di Bonn, in Germania, li hanno addestrati a usare i colori blu e giallo come codici per i comandi rispettivamente “aggiungi uno" e “sottrai uno", e si sono resi conto che ha funzionato. Hanno optato per un test simile a quello che era stato usato in precedenza con le api. Nella fase di addestramento, gli scienziati hanno mostrato a un pesce in una vasca un’immagine in cui c’erano fino a cinque quadrati, cerchi e triangoli che erano tutti blu o gialli. Gli animali hanno avuto 5 secondi per memorizzare il numero e il colore delle forme. Poi si sono aperte due porte, tra cui il pesce doveva scegliere: una con una forma in più e l’altra con una forma in meno. Le regole erano semplici: se le forme nell’immagine originale erano blu, dirigersi verso la porta con una forma in più. Se erano gialle, andare verso la porta con una in meno. Scegliendo la porta corretta, il pesce guadagnava una ricompensa in cibo. Forse non è stato divertente come insegnare a un pappagallo a giocare a golf, ma questo esperimento ha comunque portato a conclusioni inaspettate.

I pesci che sanno contare

Su sedici animali (otto di ogni specie), solo sei pesci zebra e quattro razze hanno completato con successo il test. Ma quelli che ce l’hanno fatta hanno raggiunto risultati straordinari, ben al di sopra di quanto i ricercatori ritenessero possibile. Quando hanno mostrato tre forme blu, per esempio, gli animali hanno scelto correttamente la porta con quattro figure dello stesso colore, con oltre il 96% e l’82% di precisione rispettivamente per le razze e i pesci zebra. Entrambe le specie hanno trovato la sottrazione leggermente più difficile dell’addizione in tutti i test – ma come dar loro torto. Per assicurarsi che gli animali non stessero solo memorizzando i modelli, i ricercatori hanno mescolato nuovi test variando la dimensione e il numero delle forme. In una prova ai pesci sono state presentate tre figure blu, ed è stato chiesto loro di decidere tra porte con quattro o cinque forme – una scelta di “più uno" o “più due" invece del solito “più uno" o “meno uno". Piuttosto che selezionare semplicemente il numero più grande, gli animali hanno coerentemente seguito la direttiva “più uno", indicando che hanno veramente capito quello che veniva chiesto loro: non scegliere il numero più grande ma sommare uno alle tre figure presentate. E i pesci non sono i soli: altri animali, tra cui pappagalli e api, hanno dimostrato una simile attitudine a lavorare con i numeri. Nonostante non abbiano le strutture cerebrali su cui si basano gli umani per la cognizione, riescono a eguagliare le nostre capacità aritmetiche di base. E non è nemmeno la prima volta che i pesci ci stupiscono: recentemente abbiamo scoperto che sono anche capaci di “parlare".

 

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