domenica 1 maggio 2022

PRIMO MAGGIO

IL RITO DEL MUGHETTO

Il primo maggio è una festa che si celebra in molti Paesi del mondo. Originariamente nata per la riduzione delle ore della giornata di lavoro, è un modo per ricordare tutte le lotte fatte per vedere riconosciuti i diritti dei lavoratori. Forse non tutti sanno, però, che in questa occasione si usa regalare un mazzo di mughetti: rappresentano il simbolo della felicità che ritorna e sono di buon auspicio.

Le leggende legate al mughetto

Per i latini, il mughetto è l’emblema della speranza, una pianta dedicata al Dio Mercurio. Durante i riti sacri ne regalano tre mazzi in segno di amicizia. Per i cristiani è il fiore di San Leonardo, perché la leggenda narra che nasce dalle gocce del sangue del santo durante la lotta con il diavolo: è un simbolo di vittoria, quindi. La tradizione del mughetto come dono il primo maggio la introduce Carlo IX nel 1561. Secondo la leggenda, per la sua incoronazione riceve in dono un mazzo di mughetti come portafortuna. Un gesto tanto gradito da spingerlo, negli anni seguenti, a regalarlo alle donne della sua corte. È con lui che nasce l’usanza di andare nel bosco per raccoglierlo e venderlo per la strada, senza dover pagare le tasse.

Nei primi del Novecento, il primo maggio, gli stilisti di Parigi decidono di replicare l’idea e di regalare il mughetto alle operaie e alle clienti degli atelier. Si deve aspettare il 1976 perché diventi il simbolo della Festa dei lavoratori. Questo fiore, così, sostituisce la rosa che veniva messa nell’occhiello della giacca dei manifestanti.

Un simbolo di buon auspicio

Il mughetto, però, è da sempre simbolo di buon auspicio, anche prima di essere associato al primo maggio. Secondo le credenze popolari, ha proprietà benefiche su cervello e memoria. Inoltre, rappresenta l’amore perché fiorisce all’inizio della primavera e, il fatto di andare nei boschi a raccoglierlo, è un ottimo pretesto per godersi una piacevole passeggiata all’aria aperta. Il mughetto, poi, pare sia il fiore preferito della Principessa Sissi. Elisabetta d’Austria, durante i suoi soggiorni a Venezia, risiede nelle Procuratie novissime. Il boudoir (o stanza da toilette) è il luogo che predilige. Intimo e accogliente, è decorato con i fiori da lei preferiti, i mughetti e i fiordalisi. Un dettaglio che rende le sue giornate più leggere e felici. “Vorrei essere lasciata in pace, un po’ tranquilla insomma, perché in verità sono soltanto un essere umano simile a voi”: questo uno dei pensieri della Principessa Sissi. Non a caso, infatti, il mughetto è simbolo di felicità e innocenza mentre il fiordaliso rappresenta la dolcezza e la spensieratezza.

 

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