martedì 29 ottobre 2024

I CONSIGLI DEI CARDIOLOGI PER LA: SALUTE DEL CUORE

SODIO E ZUCCHERI SEMPLICI: QUANTO ASSUMERNE

(fonte Gazzetta dello Sport)

L'eccessivo consumo di bevande zuccherate è un problema con cui molti Paesi del mondo stanno già facendo i conti da anni. Negli ultimi 30 anni il consumo di bevande zuccherate nel mondo è complessivamente aumentato del 16%, ma i dati dei dei singoli Paesi, presentati in un grande studio condotto tra il 1990 e il 2018, ci dicono che a fronte di un consumo medio pro capite di 2,7 porzioni di bevande zuccherate alla settimana, in alcuni Paesi dei Caraibi e dell'America Latina la media era di 7,8 porzioni a settimana contro le 4,9 porzioni pro capite negli Stati Uniti e l'Italia posizionata nella parte media della classifica con un consumo pro capite variabile tra le 1,5 e le 3,5 porzioni di bevande zuccherate alla settimana.

Se la situazione in Italia non è drammatica come in altre parti del mondo, non è escluso che possa diventarlo in futuro e proprio per questo motivo l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri ha deciso di lanciare un allarme e mettere in guardia i cittadini dal consumo eccessivo di soft drink, succhi e bevande analcoliche a base di frutta, energy drink e limonate che contengono più di 50 calorie per porzione.

BEVANDE ZUCCHERATE, COSA DICONO GLI ESPERTI—  L'Anmco ha aggiornato le linee guida sulla gestione della pressione arteriosa elevata e dell’ipertensione, dando maggiore importanza agli interventi mirati a modificare lo stile di vita, a cominciare proprio da nuovi limiti alle bevande zuccherate. "Viene raccomandata una restrizione nell’assunzione di alimenti contenenti zuccheri semplici, soprattutto delle bevande zuccherate, che globalmente non devono superare il 10% delle calorie totali introdotte quotidianamente", ha spiegato Stefania Di Fusco, chairperson area Prevenzione cardiovascolare dell'Anmco e dirigente medico presso la Cardiologia Clinica e Riabilitativa Ospedale San Filippo Neri Asl Roma 1 di Roma.

L'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri ha deciso di puntare molto sulla riduzione dei fattori di rischio che la scienza e la ricerca hanno accertato negli ultimi anni. "Le malattie cardiovascolari sono spesso associate ad altre condizioni patologiche come diabete, insufficienza renale e obesità che complicano ulteriormente la gestione della cronicità. Questi pazienti sviluppano condizioni di labilità clinica e fragilità che comportano frequenti ospedalizzazioni e un elevato numero di decessi, che nell’80% dei casi potremmo prevenire intervenendo sui fattori di rischio", ha sottolineato Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell’ospedale Niguarda di Milano.

L'Anmco sostiene che sia fondamentale, oggi in Italia, iniziare a fare delle campagne educazionali sull’importanza della prevenzione cardiovascolare così da migliorare la consapevolezza nei cittadini "sulla rilevanza dell’aderenza terapeutica, troppo spesso sottovalutata dal paziente", ha concluso il dottor Oliva.

QUANTO SODIO AL GIORNO SI PUÒ ASSUMERE?—  Insieme al ridotto consumo di bevande zuccherate, gli esperti raccomandano un'alimentazione povera di sodio, quantificando la dose giornaliera da non superare in un cucchiaino al giorno, e ricca di potassio che possiamo assumere consumando frutta e verdura, specialmente banane e spinaci.


 

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