lunedì 25 novembre 2024

AD UN PASSO DALL' AL DI LA

I RACCONTI DELLE PERSONE TORNATE IN VITA

Alcune persone hanno raccontato le loro esperienze pre-morte, dopo essere tornare in vita, alcune delle quali tra l’incredibile e l’inquietante.

Tornano in vita e raccontano cosa hanno visto

Quello che accade dopo la morte di una persona rimane il più grande mistero dell’umanità, che non trova alcuna risposta. Alcune persone tornate in vita hanno raccontato le loro esperienze di pre-morte che potrebbero fornire delle affascinanti informazioni su ciò che possiamo aspettarci. I racconti vanno dal vedere la luce alla fine del tunnel, fluttuare sopra le delle colline, allucinazioni e interpretazioni della musica di Rihanna all’inferno. Le persone che sono tornate in vita hanno rivelato cosa significhi veramente morire.

Le esperienze pre-morte: le più assurde

Il pastore Gerald Johnson, 49 anni, del Texas, ha detto di aver ascoltato la canzone “Umbrella” di Rihanna alle porte dell’inferno durante la sua strana visita al purgatorio. Il signor Johnson ha detto: ‘Mi ha semplicemente lasciato senza fiato, mi lascia ancora perplesso fino ad oggi. C’era una sezione all’Inferno dove si sentiva musica. Era la stessa musica che sentiamo sulla Terra, ma al contrario degli intrattenitori che la cantavano, la cantavano i demoni.

Su TikTok ha raccontato il suo viaggio nell’abisso del 2016, dicendo che non lo augurerebbe al suo peggior nemico. Oltre ad essere stato costretto ad ascoltare i successi preferiti dai fan nell’inferno infuocato, ha anche affermato di aver assistito alla scena di un uomo bruciato vivo. Nella sua clip virale il pastore ha avvertito gli altri su come evitare lo stesso destino infernale. “La radice di ciò è che, anche se ho fatto del bene e ho dato molto alle persone, la cosa che avevo nel mio cuore era la mancanza di perdono nei confronti delle persone che mi hanno fatto del male”, ha affermato.

Duncan Seth-Smith, 67 anni, del Lincolnshire, ha un vivido ricordo di quando galleggiava su una collina quando ha subìto un arresto cardiaco nel 2005. Il signor Seth-Smith, all’epoca 50 anni, ha ricordato di aver sentito i medici preparare il defibrillatore mentre era incosciente in ospedale. È stato in terapia intensiva per quattro giorni e poco prima di essere riaccompagnato a casa, ha avuto le vertigini ed è svenuto, necessitando di nuovo di rianimazione cardiopolmonare dopo aver subito un altro arresto cardiaco.

Il signor Seth-Smith ha detto: “Ho un vivido ricordo di quando fluttuavo sopra una collina locale e guardavo dall’alto in basso le persone che andavano in slitta. Era una collina di campagna locale ma non conosciuta per lo slittino e non da qualche parte dove avevo trascorso del tempo a parte guidare. Al momento dell’arresto cardiaco non c’era neve in giro. Mi sono svegliato a letto e le infermiere hanno detto che ci sono volute tre scariche di defibrillatore per far ripartire il mio cuore e riprendere il ritmo. Questo è tutto ciò che ricordo, a parte chiedere a mia moglie se nevicava, a cui lei ha risposto di no.”

 

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