(fonte Gazzetta dello Sport)
Non tutti i carboidrati sono uguali, per questo scegliere quelli giusti è fondamentale per seguire un’alimentazione sana e rimanere in salute, anche in tarda età. Inoltre, i carboidrati giusti possono anche allungare la vita: lo ha spiegato uno studio pubblicato su JAMA Network Open e guidato dal dottor Andres Ardisson Korat, ricercatore della Tufts University nel Massachusetts. Secondo lo studio, infatti, i carboidrati non raffinati aumentano del 37% la possibilità di invecchiare in maniera sana. Lo studio parla di invecchiamento sano in assenza delle malattie croniche più diffuse (tumori, diabete di tipo 2, insufficienza cardiaca e broncopneumopatia cronica ostruttiva), di deficit cognitivi e di problemi di funzionalità fisica.
Lo studio ha distinto prima di tutto due tipi di carboidrati. I carboidrati raffinati hanno subito un processo di lavorazione che riduce le fibre, le vitamine e i minerali, lasciando prevalentemente amido e zuccheri. Sono più facilmente digeribili ma meno nutrienti, e hanno un impatto maggiore sulla glicemia. Alimenti come merendine, biscotti e dolci preconfezionati andrebbero quindi evitati perché ricchi di carboidrati raffinati, e bisognerebbe fare attenzione anche a pane bianco, pizza e alimenti a base di farina 00. I carboidrati non raffinati sono quelli che invece aiutano a invecchiare meglio perché conservano la loro struttura naturale, come i cereali integrali, i legumi, le verdure, la frutta e le noci. Come spiega lo studio i carboidrati raffinati riducono del 13% le possibilità di invecchiare bene, per questo bisogna fare attenzione a non consumarli troppo. Viceversa, consumare carboidrati non raffinati e di alta qualità aumenta fino al 37% le probabilità di invecchiare bene.
Tra i carboidrati di qualità da assumere per invecchiare bene vi sono i cereali integrali (in particolare avena e segale), legumi, noci, prodotti freschi come la verdura, la frutta secca (mandorle, noci, arachidi) e i semi (chia, lino, zucca). “Invecchiare in modo sano è importante affinché gli anziani possano condurre una vita soddisfacente e indipendente e partecipare pienamente alle attività personali e familiari” ha spiegato Korat: “Per farlo, è utile essere liberi da malattie croniche gravi, mantenere buone funzioni fisiche e cognitive e uno stato mentale positivo”.