di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)
- Sviluppato a San Francisco nel 1980 da Larry Schultz, il Rocket Yoga “consiste in una variante rivisitata dell’Ashtanga Yoga, una delle tipologie più conosciute ma anche più impegnative. A differenza dell’Ashtanga tradizionale, il Rocket Yoga rinforza, permette di aumentare la sudorazione con l’obiettivo di purificare il corpo”, spiega Monica Geel insegnante in forza all’Aspria Harbour Club. Il
Il Rocket Yoga consente di eseguire le posizione senza un ordine prestabilito e ripetere quelle che più si desidera. Questo lo rende ideale per gestire anche in autonomia la pratica, muoversi in velocità attraverso una serie di posizioni. "Il ritmo fluido aiuta a riscaldare il corpo e la fluidità dei movimenti rende la pratica dinamica e intensa. Il Rocket Yoga è dunque la combinazione perfetta tra tempo e sequenza: lavorando sulle modifiche delle pose classiche senza perderne i benefici, si può raggiungere una rinnovata vitalità ed energia" precisa l’esperta.
La struttura si divide in tre serie.
Rocket 1: pratica veloce, punta sul rafforzamento di gambe, spalle e addome e sull’apertura delle anche.
Rocket 2: include variazioni di pose della seconda e terza serie di Ashtanga, concentrandosi su movimenti di forza, flessioni e aperture del petto.
Rocket 3: nasce dall’aggregazione delle prime due, è una classe ad alta intensità ad alto tasso di energia per tutto il corpo.
I benefici del Rocket Yoga sono tanti e tutti importanti. "Le sessioni di Rocket Yoga grazie alla dinamica velocità dei movimenti aumenta il calore interno, aiutano a bruciare calorie. Allo stesso tempo rende più flessibile il corpo, potenzia i muscoli allungandoli. Il calore e il sudore generati aiutano a disintossicare il corpo, eliminare le tossine, calmare la mente: durante ogni sequenza, movimento e respiro si allineano regalando buonumore", conclude Monica Geel.
