sabato 16 novembre 2024

TAI CHI

L’ANTICA ARTE MARZIALE CHE FA BENE AL CORPO ED ALLA MENTE

(Fonte Tgcom)

Camminando nei parchi può capitare di imbattersi in gruppi di persone che, di fronte a un istruttore, praticano sequenze di movimenti lenti e controllati, simili a una danza o a un combattimento al rallentatore e senza un vero avversario: con ogni probabilità si tratta di praticanti di Tai Chi, l’antica arte marziale cinese che anche in Occidente riscuote molto successo e numeri crescenti di appassionati. Molto apprezzata anche come disciplina olistica, per i numerosi benefici che porta al corpo e alla mente, il Tai Chi viene spesso confuso con un’altra disciplina simile, il Qi Gong, che si basa sugli stessi presupposti ma che ha obiettivi differenti. Analizziamo i punti di contatto e le principali differenze.

CHE COSA SONO TAI CHI E QI GONG - Chiamato anche Tai Chi Ch'üan (Chuan) il Tai Chi è un antico stile delle arti marziali cinesi, praticato da secoli come tecnica di combattimento, ma diffuso oggi in occidente soprattutto come forma di ginnastica e come tecnica di medicina preventiva. Il suo nome significa letteralmente “boxe della suprema polarità”: si propone di evitare l’uso della forza muscolare a favore dello sviluppo e utilizzo del Qi, l’energia interna della tradizione taoista. Secondo una suggestiva leggenda, questa filosofia nasce dall'osservazione di un monaco di nome Zhang San Feng, il quale si trovò un giorno ad assistere al combattimento tra un rapace e un serpente. Il monaco rimase molto colpito nell'osservare come il serpente riuscì a battere il rapace grazie a movimenti lenti e sinuosi, evitando gli attacchi senza contrapporre forza contro forza, ma sfruttando la morbidezza e la velocità contro la potenza degli attacchi diretti del rapace. Sulla base di quanto aveva osservato, Zhang costruì in seguito una sequenza di movimenti che ancora oggi, con alcune differenze tra le varie scuole, formano la base delle pratiche di Tai Chi.  Il Qi Gong nasce invece come pratica di consapevolezza e meditazione corporea: anche se entrambe si fondano sul fluire del Qi ,l’energia interiore, il Tai Chi è un’arte marziale e quindi ha l’obiettivo di vincere un nemico in combattimento, mentre il Qi Gong vuole curare e accrescere l'energia interna, il Qi, appunto: può quindi essere considerata la capacità di prendersi cura, coltivare, rafforzare e accrescere l'energia vitale.

COME SI PRATICANO TAI CHI E QI GONG - Il Tai Chi si esegue con movimenti continui e lenti, con continui spostamenti del peso del corpo dal centro ai due lati, e movimenti circolari del tronco e delle estremità. Richiede una profonda concentrazione e Il controllo mentale di ogni movimento, con gesti aggraziati e fluidi degli arti, completati e resi più efficaci dagli spostamenti del peso e dalle rotazioni del busto: ogni movimento viene minuziosamente controllato, con un conseguente potenziamento della consapevolezza del proprio corpo in piena interazione tra l'organismo e la mente. Mentre il Tai Chi si propone di utilizzare l’energia del Qi per vincere un avversario, il Qi Gong si ferma, in un certo senso, un passo prima: si propone semplicemente di mantenere o raggiungere uno stato di benessere generale, fisico, mentale e spirituale. Consiste in una serie di esercizi, accompagnati da tecniche di controllo della respirazione e di concentrazione, associate talvolta dall'emissione di suoni le cui vibrazioni aiutano a sostenere e far circolare l’energia vitale lungo i meridiani del corpo, per sciogliere gli eventuali blocchi energetici e correggere gli squilibri, raggiungendo il benessere.  Entrambe le discipline prevedono esercizi sia statici che dinamici, sempre coordinati con la respirazione, strumento sul quale si concentra anche l’attività di meditazione che si accompagna e sostiene il movimento fisico..

I BENEFICI - Sia il Tai Chi che il Qi Gong sono pratiche olistiche che possono essere adattate alle esigenze di persone di diversa età e livello di fitness: sono quindi accessibili a una vasta gamma di individui, comprese le persone di una certa età e offrono benefici simili. Il primo e più evidente è il miglioramento della propriocezione, ossia della consapevolezza di sé e della posizione nello spazio delle diverse parti del proprio. Si ottengono miglioramenti della postura, del senso di equilibrio e dell'agilità; se ne traggono vantaggi anche la salute dell'apparato respiratorio e cardio-circolatorio, la forza e la flessibilità muscolare, con conseguente attenuazioni dei dolori articolari e delle contratture muscolari. A livello mentale, entrambe le discipline promuovono benessere interiore favorendo la calma, la concentrazione, la riduzione dello stress e un migliore controllo degli stati ansiosi, della rabbia, del controllo dei pensieri negativi ricorrenti.

COME SI FA A COMBATTERE CON LA MENTE – Osservando una lezione di Tai Chi si ha la sensazione di assistere più a una coreografia che alla pratica di un’arte marziale. In realtà il Tai Chi è e resta una tecnica di combattimento che si propone di avvalersi dell’energia del Qi per sferrare colpi potenti all’avversario, sfruttando nello stesso tempo l’agilità e il controllo per ottenere movimenti marzialmente efficaci. Gli scontri possono avvenire a mani nude oppure utilizzando una serie di strumenti, tra cui la spada, la lancia, la sciabola o il bastone di legno. La filosofia alla base di questa disciplina si fonda sul principio del morbido che vince sul duro, sfruttando la forza dell'avversario a proprio vantaggio. Il combattimento non avviene contrapponendo forza alla forza, ma assorbendo e neutralizzando l'energia dell’attacco: ci si unisce all'avversario aderendo al suo centro e si produce energia con tutto il corpo, colpendo con il movimento e con l’angolo corretto, per ottenere la massima efficacia. Per imparare a praticare quest’arte marziale occorre naturalmente una lunghissima pratica e molto addestramento. Un insegnamento particolarmente valido e oggi molto attuale impone che, prima di vincere occorre imparare a perdere, perché ogni cosa ha al suo interno il seme del suo contrario e del cambiamento.


 

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